EYAL MAOZ | PIERO BITTOLO BON | ZENO DE ROSSI

Istantanea presenta [un]code | Eyal Maoz | Piero Bittolo Bon | Zeno De Rossi

 
Zeno De Rossi e Piero Bittolo Bon, collaboratori di lunga data in innumerevoli progetti,
incontrano per la prima volta il chitarrista newyorkese Eyal Maoz nell’occasione di questa
session di improvvisazione, alla ricerca di nuove coordinate ed equilibri tra jazz, rock, canzone
ed elettronica.
 
Eyal Maoz – chitarra ed elettronica
Piero Bittolo Bon – sassofoni ed elettronica
Zeno De Rossi – batteria
 
Eyal Maoz
Compositore, chitarrista e bandleader americano originario di Israele, attivo nella scena musicale newyorchese da oltre vent’anni, Eyal Maoz unisce rock, jazz e avanguardia, virati con sfumature elettroniche e sonorità radicali ebreo-mediorientali. Noto per raccontare rie di dolore, speranza, resistenza, gioia e celebrazione, la sua musica oscilla tra l’estremamente delicato e l’altamente instabile, tra musica da camera e sperimentazione radicale.
La sua lunga carriera lo ha visto impegnato su più fronti, incidendo per Tzadik, Ayler, Chant, Out Now e Piadrum Records, come membro del progetto Cobra di John Zorn e dell’ensemble Abraxas di Shanir Blumenkranz, come fondatore dell’ensemble Edom e
dei Dimyon e come co-leader di Hypercolor, un trio art rock dalle venature jazz con Lukas Ligeti, e dei 9 Volt, un gruppo di jazz elettrico. Ha lavorato anche per il cinema, componendo musica per alcuni film dei registi Yoram Porath e Raphael Nadjari. Le sue uscite più recenti sono Lie Detectors con il batterista angloisraeliano Asaf Sirkis, e Transliminal Rites con Frank London e il compositore di live electronics Guy Barash, mentre i suoi prossimi album in programma includono lavori di Edom e Hypercolor.
 
Piero Bittolo Bon
Uno dei sassofonisti e compositori più attivi e richiesti nella scena del jazz e della musica improvvisata in Italia. Oltre al sassofono contralto, suo strumento di elezione, suona sax baritono, flauti e clarinetti.
Membro del disciolto collettivo El Gallo Rojo, è attulamente alla testa del suo quintetto Bread & Fox con Filippo Vignato al trombone, Alfonso Santimone al piano, Glauco Benedetti all tuba ed Andrea Grillini alla batteria e co-dirige la Tower Jazz Composers Orchestra, l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara. E’ membro di Maurice Louca Elephantine e collabora con innumerevoli gruppi e musicisti in Italia ed Europa. Ha al suo attivo una quindicina di dischi come leader o co-leader oltre alle moltissime registrazioni come side-man.
Il suo interesse nel ricercare nuovi suoni e linguaggi improvvisativi lo hanno portato a progettare uno speciale sistema di microfoni che gli consente di controllare e suonare il feedback e le risonanze generate all’interno del tubo del sassofono. Questa ricerca è sfociata nel suo solo-set SPELUNKER, che ha portato in tour in Italia, Europa e Stati Uniti.
Molto attivo come insegnante, al momento insegna sassofono jazz, tecniche dell’improvvisazione e musica d’insieme ai conservatori di Livorno e Vicenza.
Ha suonato e registrato con musicisti quali Danilo Gallo, Zeno de Rossi, Beppe Scardino, Enrico Terragnoli, Stefano Senni, Francesco Bigoni, Massimiliano Sorrentini, Achille Succi, Nelide Bandello, Tiziana Ghiglioni, Tiziano Tononi, Daniele Cavallanti, Francesco Cusa, Domenico Caliri, Giovanni Maier, U.T. Gandhi, Simone Massaron, Silvia Bolognesi, John De Leo, Anthony Braxton, Uri Caine, Peter Evans, Steve Lehman, John Tchicai, Jamaaladeen Tacuma, Lukas Ligeti, Maurice Louca, Gino Robair, Rabih Beaini, Jessica Lurie, Andrew Drury, Neil Leonard, Ernest Dawkins, Vincent Davis, Craig J. Green, Tristan Honsinger, Gerhard Gschloessl, Christian Lillinger, Tobias Delius, Mark Solborg, Marc Lohr, Lisa Mezzacappa, Jason Levis e moltri altri.
Ha registrato per etichette quali El Gallo Rojo Records, Auand Records, Aut Records, Clean Feed Records, Long Song Records, Splasch Records, Improvvisatore Involontario, NuBop Records, Materiali Sonori, Psychonavigation Records, Caligola Records.
 
Zeno De Rossi
Capace di muoversi con estrema abilità e sensibilità in contesti di musica jazz, sperimentale, d’avanguardia, pop e rock, il batterista e compositore Zeno De Rossi (Verona – 1970), è uno dei musicisti più richiesti nell’attuale scena musicale italiana. Autodidatta, è influenzato sin dagli inizi dall’ascolto dei dischi del padre (contrabbassista) e dei fratelli maggiori (uno dei quali percussionista), ricavandone suggestioni che costituiscono il fattore predominante della sua formazione musicale. La sua versatilità stilistica lo ha portato a collaborare, tra gli altri, con: Sam Amidon, Hank Roberts, Chris Speed, Bill Frisell, Wayne Horvitz, Dave Douglas, Cuong Vu, Greg Cohen, Mike Patton, Briggan Krauss, Anthony Coleman, Marc Ribot, Steven Bernstein, David Krakauer, Josh Roseman, Kurt Rosenwinkel, Jamie Saft, Ted Reichman, Frank London, Brandon Ross, Ralph Alessi, Jessica Lurie, Jim Black, Giovanni Maier, Eyal Maoz, Francesco Bearzatti, Gianluca Petrella, Franco D’Andrea, Gianni Gebbia, Daniele D’Agaro, Marco Cappelli, Cristina Zavalloni, Mark Orton, Gary Valente, David Murray, Amy Denio, Massimo Pupillo, Carla Bozulich, Ben Goldberg, Gary Lucas, Curtis Hasselbring, Tom Arthurs, Alexander Hawkins, Enrico Rava, i Tenores di Bitti, The Klezmatics, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Roberto Ottaviano, Alexander Balanescu, Frank Lacy, Han Bennink, Mat Maneri, Nada, Howe Gelb, Hindi Zhara, Ute Lemper, Micah P.Hinson. Dal 2003 al 2015 ha fatto parte del gruppo di Vinicio Capossela, grazie al quale ha avuto modo di collaborare e confrontarsi con artisti delle più variegate estrazioni, come Roy Paci, Matteo Salvatore, Flaco Jimenez, Shane Mac Gowan, Vinicius Cantuaria, Mario Brunello, Calexico, Enzo Del Re, Adamo, Raiz, Paolo Rossi, Ginevra Di Marco, Alfio Antico etc. Ha registrato otto dischi a proprio nome, due con il progetto SULTRY: “Sultry” (Splash 2001) e “Plunge” (El Gallo Rojo Records 2005); due con il progetto KRIMINAL MUSEUM: “Plateau Phase” (Chocolate Guns 2002), “The Legend of Sleepy Hollow” (Punto Rojo/Backerai 2005); due con il progetto SHTIK: “Me’or ‘Einayim” (El Gallo Rojo Records 2007) e “The Manne I Love! VOL.1&VOL.2.” (El Gallo Rojo Records 2010), quest’ultimo interamente dedicato alla musica di Shelly Manne, due con lo ZENO DE ROSSI TRIO: “Kepos” (El Gallo Rojo Records 2014) e “Elpis” (Skirl 2020) e uno con il progetto ZENOPHILIA (Auand/EGR 2017). Collabora in numerosi progetti musicali tra i quali GUANO PADANO, PIPE DREAM, UNSCIENTIFIC ITALIANS, Frank London GHETTO SONGS, Wayne Horvitz EUROPEAN ORCHESTRA, Francesco Bearzatti TINISSIMA QUARTET, Franco D’Andrea TRIO / OCTET, Mauro Ottolini SOUSAPHONIX, Simone Zanchini QUARTET, Gabriele Coen QUINTET, Vesna Pisarovič THE GREAT YUGOSLAV SONGBOOK, Enrico Terragnoli ERZ. Co-fondatore e membro del collettivo El Gallo Rojo a partire dal 2005, partecipa, inoltre, a molte delle formazioni nate in seno al collettivo stesso come ROPE, MICKEY FINN, MIDNIGHT LILACS, THE LEAPING FISH TRIO, HOUDINI’S CAGE, GALLO & THE ROOSTERS, Enrico Terragnoli ORCHESTRA VERTICAL e Alfonso Santimone LASER PIGS / THRILL. Attualmente dirige un trio con Giorgio Pacorig (fender rhodes) e Francesco Bigoni (sax tenore e clarinetto), uno di nuova formazione denominato ZENOPHILIA con Piero Bittolo Bon (sax alto e flauto basso) e Filippo Vignato (trombone) e, inoltre, il gruppo SHTIK, progetto ad organico variabile che vede la commistione tra il jazz e la musica di matrice ebraica, cultura dalla quale Zeno è particolarmente influenzato. Ha registrato per molte etichette prestigiose come ECM, Atlantic, Warner Bros, Nonesuch, Blue Note, Tzadik e Ipecac. Nel 2008 ha realizzato le musiche per il balletto PAPER WALL di Silvia Bertoncelli e Giannalberto De Filippis. Nel 2010 ha effettuato un tour europeo che ha toccato anche Russia e Israele con il gruppo di Mike Patton, MONDO CANE. Nel 2011 è stato premiato come batterista dell’anno con il Top Jazz (esito del referendum della critica indetta dalla rivista Musica Jazz) e con il trofeo InSound, indetto dall’omonima rivista . Zeno si è esibito in festival di grande e piccola portata, in teatri prestigiosi e poco noti, sale da concerto famose e meno conosciute di Italia, Finlandia, Austria, Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera, Olanda, Polonia, Slovenia, Croazia, Belgio, Spagna, Messico, Perù, Cina, Grecia, Cuba, Etiopia, Canada, Portogallo, Serbia, Indonesia, Isole Canarie, Russia, Israele, Mozambico, Zimbabwe, Sud Africa, Angola, Norvegia, Turchia, Qatar, Thailandia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Libano e Stati Uniti. In particolare, dal 1998 effettua lunghi periodi di soggiorno a New York suonando in alcuni dei locali più importanti della nuova scena musicale newyorkese come il Tonic e lo Stone.
 
Immagini ©Elena Guidolin
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